Prolasso rettale

Prolasso rettale: cos'è e quanti tipi ne esistono

Il Prolasso rettale è una condizione patologica in cui una parte più o meno importante del retto fuoriesce all’esterno dell’ano. Essenzialmente esistono tre tipi di prolasso rettale:

  • Prolasso mucoso: il quale si verifica quando il rivestimento del retto, ovvero la mucosa, sporge attraverso l'ano;
  • Prolasso totale: quest'ultimo è la tipologia più comune di prolasso e si verifica in particolare quando la parete del retto sporge fuori dall'ano; infatti nel Prolasso Totale è tutta la struttura del retto a prolassare all’esterno. Per quanto riguarda il trattamento esistono diverse tecniche chirurgiche. Io ho fatto una sintesi tra le varie tecniche per rendere il trattamento ambulatoriale e miniinvasivo tramite una serie di legature elastiche sequenziali della mucosa associate a ponfi sottomucosi di destrosio al 20% che pian piano realizzano un rientro graduale del prolasso. Quando il prolasso è totalmente rientrato vengono effettuate ulteriori infiltrazioni sottomucose, intersfinteriche ed extrasfinteriche di destrosio al 20% che produce una infiammazione locale asettica a cui segue neoformazione di collageno che organizzandosi realizza un fissaggio chimico delle strutture sfinteriche al cellulare perianale. In tal modo si evitano interventi chirurgici pesanti e spesso gravati da alte percentuali di recidiva. Infine visto che si tratta di un trattamento graduale nel tempo occorre usare un antidolorifico che senza effetti collaterali possa garantire un trattamento prolungato nel tempo come la morfina a lento rilascio (Jurnista), che non essendo antinfiammatorio che si opporrebbe al processo collagenogenetico e potrebbe avere effetti collaterali gastrointestinali e cardiovascolari pericolosi, e non dando nel tempo assuefazione e dipendenza permette di rendere questo trattamento molto accettabile e ben sopportato.
  • Intosuscezione intestinale: Nell’intosuscezione intestinaleche puo realizzarsi a diversi livelli dell’apparato digerente, la terapia è la chirurgia laparoscopica tramite la quale i visceri prolassati vengono riposizionati e fissati all’esterno per evitare recidive.
    Chiaramente il trattamento di questa patologia, non può essere ambulatoriale.

Le cause del prolasso rettale

Le cause che predispongono al prolasso rettale sono le seguenti:

  • Età avanzata;
  • Stipsi cronica;
  • Pregresso prolasso mucoso occulto anteriore non trattato;
  • Sforzi prolungati durante la defecazione;
  • Sesso anale;
  • Diarree frequenti e prolungate;
  • Elminti gastrointestinali;
  • Parti naturali ripetuti e/o ravvicinati;
  • Interventi chirurgici precedenti;
  • Fibrosi cistica;
  • Tosse cronica;
  • Paralisi sfinterica.

All’interno dello studio medico Proctologia senza dolore di Cinisi, in provincia di Palermo, si effettuano anche le terapie per la cura del prolasso rettale, quella patologia per cui il retto, ovvero l’estremità inferiore del grosso intestino, sporge dall’ano.

Il prolasso rettale, che normalmente causa sanguinamenti e tessuto che sporge dall’ano, può essere causato da sforzi eccessivi a evacuare, come conseguenza tardiva del parto oppure per le donne che non hanno mai avuto gravidanze.

I medici esperti dello studio sono a vostra disposizione per effettuare le cure necessarie dopo attente diagnosi.

Trattamento del Prolasso rettale con le tecniche del Dottore Biundo: il caso clinico

Prolasso rettale totale con eversione retto. Trattamento conservativo del prolasso

Paziente donna di anni 87, sottoposta ad isterectomia anni prima, a cui è seguito un prolasso della vescica, da circa un mese comparsa di un prolasso rettale completo con eversione del retto in soggetto cronicamente affetto da stipsi grave. (IMG 1)

Prolasso rettale
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Il trattamento chirurgico classico non era praticabile a causa delle condizioni generali della paziente per cui ho deciso di adottare una tecnica personale che permette attraverso una serie di legature elastiche effettuate a distanza di 15 giorni l’una dall’altra, senza anestesia di produrre la graduale riposizione del prolasso all’interno del retto.

Le legature vengono effettuate sfalsate tra di loro in due anelli. Il primo ciclo di legature viene effettuato all’esterno del corpo del prolasso, mentre nelle successive sedute le legature vengono fatte a seconda delle condizioni, all’interno del canale del prolasso o all’esterno.

Nel secondo trattamento, avendo il primo ciclo prodotto un importante riduzione del prolasso, con un appianamento delle pliche del prolasso, si è preferito effettuare le legature all’interno del canale del prolasso dove la mucosa era meglio suzionabile.

Si nota la presenza di legature di color rosso scuro e in figura 4 si nota il II° ciclo di legature effettuate all’interno del canale del prolasso.

Legature per trattamento del prolasso rettale
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Il quinto trattamento si è dovuto effettuare attraverso il supporto di un rettoscopio operatore, ma anche in questo caso senza anestesia locale come in figura 5.

La legatura elastica attraverso l’esclusione dalla circolazione di una porzione di mucosa produce la necrosi del tessuto legato il quale viene eliminato e quando il peduncolo residuo si ritira produce una adesione della mucosa alla sottomucosa, questo fa sì che la mucosa prolassata si retrae senza bisogno di produrre lesione della stessa mucosa, quindi senza rischio di infezioni e senza dolore.

Trattamento del prolasso rettale: le legature elastiche
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A questo punto il prolasso è completamente rientrato come si vede in immagine 6 prima del VII° trattamento e non fuoriesce neppure durante o dopo la defecazione.
Ma il lavoro non è finito, infatti occorre effettuare ulteriori cicli di legature ambulatoriali veloci (5 minuti a seduta) e senza anestesia locale, fino a che il canale non risulta tutto ricoperto da mucosa liscia e tesa come visibile nelle successive figure:

Legatura elastica VII Trattamento
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Trattamento del prolasso rettale
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Una volta raggiunto il risultato del rientro completo del prolasso e del lifting della mucosa si procede ad un secondo livello di rinforzo della mucosa e di ancoraggio o meglio di saldatura di questa al piano muscolare. Questa operazione viene mutuata da una tecnica di chirurgia plastica. Si effettuano tutta una serie di infiltrazioni di glucosata o mannitolo al 20% che crea una sclerosi dei tessuti infiltrati e una conseguente saldatura cicatriziale tra sottomucosa e fascia muscolare.

Questo secondo livello di rinforzo praticamente solidarizza mucosa, sottomucosa e piano muscolare rendendo praticamente impossibile la recidiva del prolasso.

In ultimo bisogna procedere a riparare lo sfintere ceduto al momento in cui si è verificato il prolasso e dilatato per cui si potrebbe verificare una incontinenza rettale residua. Questo intervento si può effettuare in ambulatorio in anestesia locale ma è meglio farlo in sala operatoria in anestesia spinale.
La tecnica prevede uno scollamento della mucosa e della cute perianale in una zona in cui non vi è tessuto emorroidario (tra le ore 5 e le 8; o tra le ore 11 e le 2) attraverso la incisione all’altezza della rima anale in modo da scoprire lo sfintere interno; questo viene resecato per 2/3 cm e i bordi riaccostati e ricuciti con sutura riassorbibile a punti staccati. A questo punto la mucosa che era stata scollata viene suturata con punti riassorbibili alla rima anale, a questo punto l’intervento e terminato e la paziente è guarita residuando una continenza anale ottimale.

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